La visita dell’Ambasciatore USA a Tripoli per discutere di sicurezza, stabilità e riportare l’attenzione sulle elezioni

L’inviato speciale degli Stati Uniti e ambasciatore in Libia, Richard Norland, ha visitato la capitale Tripoli il 28 luglio e si è confrontato con le controparti libiche sull’importanza di mantenere la stabilità e la sicurezza alla luce dei recenti scontri che hanno ucciso 16 libici. L’Ambasciatore ha sottolineato l’importanza di finalizzare il consenso sulla base costituzionale per le elezioni presidenziali e parlamentari, come passo fondamentale per stabilire la piena legittimità del governo libico. Lo riferisce una nota della missione diplomatica statunitense.

L’Ambasciatore Norland ha dichiarato: “Gli Stati Uniti continuano a sostenere la stragrande maggioranza dei libici che si aspettano elezioni e chiedono responsabilità ai loro leader. Per fortuna, la Libia ha evitato un conflitto più diffuso dopo gli scontri armati a Tripoli e Misurata. Un anno fa, ho usato un proverbio per descrivere l’importanza di stabilire rapidamente le basi per le elezioni: “Il tempo è come una spada, se non la tagli, ti taglierà”. La situazione attuale è insostenibile. Ogni giorno senza accordi su una governance efficace e sullo svolgimento di elezioni è una minaccia per la sicurezza e l’incolumità dei libici”.

Durante la visita – prosegue la stessa fonte – l’ambasciatore Norland ha incontrato il vicepresidente del Consiglio presidenziale Abadallah al-Lafi, il ministro degli Esteri nel GNU, Najla al-Mangoush, e il generale Mohammed al-Haddad. L’Ambasciatore ha anche incontrato un piccolo gruppo di ONG che stanno lavorando per sostenere l’Alta Commissione Elettorale Nazionale (HNEC) e il processo elettorale.

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