Saad Ben Sharada (HCS): “gruppi armati interferiscono nelle decisioni delle due Camere”. Oggi sessione del Parlamento

Di Vanessa Tomassini.

La Camera dei Rappresentanti, il Parlamento libico con sede a Tobruk, si riunisce oggi lunedì 27 dicembre per discutere il rapporto dell’Alta Commissione Elettorale Nazionale (HNEC) e del Consiglio Supremo della Magistratura per analizzare i problemi e le sfide che hanno portato alla sospensione del processo elettorale. Il Parlamento è chiamato a decidere su una nuova data per le elezioni e come gestire l’attuale fase. Si ricorderà che la scorsa settimana HNEC ha proposto come possibile nuova data per il momento elettorale il 24 gennaio 2021.

In questo clima di incertezza, ieri, domenica, l’Alto Consiglio di Stato (HCS) si è riunito a Tripoli per discutere diverse proposte. Il suo presidente Khaled Al-Meshri ha invitato i membri del Parlamento a non prendere decisioni unilaterali, riaffermando la disponibilità del Consiglio a consultazioni.

Il membro dell’HCS, Saad Ben Sharada, in un dichiarazione a Speciale Libia ha spiegato che: “dopo aver posticipato le elezioni, la situazione attuale è ancora più complessa”. Ben Sharada, membro dell’Alto Consiglio di Stato per la regione centrale, ha motivato il ritardo nel momento elettorale con il conflitto tra i partiti sulla legge elettorale e l’interferenza di Paesi stranieri.

Saad Ben Sharada, HCS, Libya Central Region

Ci sono diverse proposte da parte di ciascun partito che tutavia non soddisfano gli altri.” Ha detto Saad Ben Sharada, aggiungendo che: “l’Alto Consiglio di Stato ha discusso due opzioni. La prima è la continuazione dell’attuale situazione per cercare di trovare un accordo sulla legge elettorale. Ma questa dipende dalla serietà del Parlamento. La seconda, invece, prevede la formazione di un nuovo governo per un anno e mezzo fino a quando il popolo libico non voterà una Costituzione permanente per il Paese”.

Ben Sharada ha confermato che “ci sono gradi divergenze tra il Consiglio e la Camera dei Rappresentanti per via della presenza di gruppi armati che interferiscono nelle decisioni delle due Camere. Il problema della Libia, ancora una volta, risiede nella diffusione di armi fuori dal controllo statale e nell’intervento di Paesi stranieri che li supportano con armi e denaro”.

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