Lotta al COVID-19: gli Stati Uniti forniscono altri 4 milioni di dollari alla Libia

Gli Stati Uniti, attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID), hanno annuciato di fornire altri 4 milioni di dollari alla Libia nell’ambito della lotta al COVID-19. Questo nuovo finanziamento – si legge in una nota di USAID – fornirà assistenza tecnica, attrezzature e forniture per supportare il piano nazionale di vaccinazione e dispiegamento della Libia e mitigare la diffusione del coronavirus. 

“Siamo lieti di poter lavorare in collaborazione con il governo libico e il popolo libico per rispondere a questa pandemia globale senza precedenti e rafforzare le capacità di risposta necessarie per prevenire o mitigare le crisi future”. Ha dichiarato il direttore della missione USAID, John Pennell.

Questa ulteriore assistenza dallo storico American Rescue Plan porta il contributo degli Stati Uniti per combattere il COVID-19 in Libia a oltre 20 milioni di dollari da stanziamenti regolari e supplementari dall’inizio della pandemia. Questa assistenza ha aiutato il governo libico e la società civile a rispondere ai bisogni immediati di salute pubblica, fornire assistenza di emergenza alle comunità più vulnerabili della Libia e sostenere la ripresa economica della Libia.

Questi sforzi – prosegue la stessa nota – si basano sull’impegno di lunga data degli Stati Uniti a lavorare in collaborazione con i paesi di tutto il mondo per affrontare le crisi sanitarie globali. Negli ultimi 60 anni, gli Stati Uniti hanno fornito miliardi di dollari in assistenza straniera in tutto il mondo per combattere malattie come Ebola, HIV/AIDS, tubercolosi, malaria e ora COVID-19.

Gli Stati Uniti rimangono impegnati a collaborare con la Libia per porre fine alla pandemia di COVID-19, rispondere ai suoi impatti sociali ed economici e ricostruire un mondo che sia ancora meglio preparato per le future emergenze sanitarie.

Scopri di più da Speciale Libia

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading