Operazione Irini ha un nuovo Force Commander: il Contrammiraglio Stefano Frumento

L’Ammiraglio Fabio Agostini, Comandante dell’Operazione EUNAVFOR MED IRINI ha presenziato giovedì all’insediamento del nuovo Force Commander dell’Operazione, il Contrammiraglio della Marina Militare italiana, Stefano Frumento, che – a partire dal 1mo aprile 2021 – ha assunto il Comando in mare degli assetti aerei e navali disponibili, in sostituzione del Commodoro Mikropoulos della Marina greca. Contestualmente la nave italiana San Giorgio sostituisce la flagship greca HS Aegean, ha reso noto EUNAVFOR MED IRINI in un comunicato.

“L’Operazione IRINI ha appena concluso il suo primo anno di attività. Proprio in questi giorni il Consiglio dell’Unione europea ha esteso il mandato per altri due anni – ha detto l’Ammiraglio Fabio Agostini –  Si tratta della riconferma della volontà dell’Unione europea di tener fede agli impegni presi nella Conferenza di Berlino sulla Libia  e il riconoscimento del nostro efficace e imparziale lavoro nell’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”.

Il Contrammiraglio Frumento, nato a Savona (Italia), oltre ad essere un ufficiale incursore e ad avere svolto varie fasi della sua carriera nell’ambito delle Forze Speciali della Marina Militare italiana, ha comandato il pattugliatore Spica, la fregata Grecale e la portaeromobili Garibaldi. Ha ricoperto inoltre incarichi presso l’Accademia Navale di Livorno, il Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali e lo Stato Maggiore della Marina.

Il Force Commander è il Comandante degli assetti (navali e aerei) schierati nell’area di  operazione e agisce sotto l’autorità dell’Operation Commander. Viene nominato dal Consiglio dell’Unione europea su proposta dell’Operation Commander (la più alta carica della missione) e dopo l’approvazione del Comitato militare dell’Ue. Nel ruolo di Force Commander, Italia e Grecia si alternano ogni sei mesi.

La flagship è l’unità navale sulla quale il Force Commander è imbarcato con il suo staff. La nave ammiraglia si alterna con il Comandante della Forza in mare. Il Force Commander italiano Frumento e il suo staff sono imbarcati sulla nave italiana San Giorgio. Mentre il Force Commander Mikropoulos era imbarcato sulla nave greca Aegean.

L’Operazione IRINI conta al momento su 4 navi, 6 aerei e un drone. In totale, 24 paesi dell’Unione europea forniscono il loro contributo con personale o assetti. L’Operazione IRINI può contare inoltre sul supporto di immagini satellitari fornite da SatCen (European Union Satellite Centre).

In un anno di attività, Operazione IRINI ha investigato oltre 2400 navi e ha monitorato 200 voli sospetti. Ha condotto 100 visite consensuali (i cosiddetti Friendly Approach) a bordo di mercantili e 9 ispezioni. Il 10 settembre 2020 ha effettuato il primo dirottamento nella storia militare europea di una nave sospetta di violazione dell’embargo di armi. Il mercantile in questione, Royal Diamond 7, trasportava jet fuel, carburante usato anche per scopi militari, ed era diretta a Bengasi. L’Operazione monitora constantemente 25 porti e 16 aeroporti o strisce di atterraggio. Le violazioni o presunte tali dell’embargo di armi in Libia sono state finora segnalate agli esperti dell’Onu in 22 special report e hanno riguardato tutte le parti in causa.

Scopri di più da Speciale Libia

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading