Le organizzazioni internazionali condannano l’uccisione di Hanan al-Barassi a Bengasi

L’attivista uccisa in strada si batteva per i diritti delle donne ed aveva esposto casi di corruzione nei circoli di Haftar.

Di Vanessa Tomassini.

Le organizzazioni internazionali e i difensori dei diritti umani, comprese Amnesty International ed Human Rights Watch (HRW) hanno espresso sgomento e condanna per l’uccisione in strada, a Bengasi, dell’attivista libica Hanan Al-Barassi, nota per il suo lavoro a favore delle donne nella regione orientale.

“Barassi si è espressa pubblicamente sui casi di presunta aggressione e stupro di donne a Bengasi in cui erano implicati membri dei gruppi armati a Bengasi, anche accusati di frode finanziaria”, ha detto Hanan Salah, ricercatrice senior in Libia per HRW con sede a New York.

Amnesty International ha affermato che la famiglia Al-Barassi aveva ricevuto minacce di morte, indicando che l’attivista attraverso i social media aveva annunciato lunedì che avrebbe pubblicato video inerenti una presunta corruzione dei figli di Khalifa Haftar, i quali ricoprono ruoli di rilevanza nel capoluogo orientale. “Le forze armate arabe libiche (LAAF) devono indagare con urgenza sull’assassinio di Hanan e assicurare alla giustizia tutti i responsabili”. Ha dichiarato l’organizzazione, riferendosi all’esercito libico sotto il comando di Haftar.

Anche l’ambasciata degli Stati Uniti in Libia si è detta “gravemente preoccupata” per l’orribile omicidio. “Zittire le voci degli attivisti pacifici non dovrebbe essere tollerato e ribadiamo il nostro forte impegno a consentire a tutti i libici, comprese donne e giovani, di avere voce nel futuro del loro Paese”, ha affermato in una nota.

Al momento il comando generale dell’esercito non ha commentato quanto accaduto. Il ministro dell’Interno nel governo ad Interim, Ibrahim Bushnaf, ha chiesto ai servizi di sicurezza di intensificare le indagini per individuare gli accusati dell’omicidio dell’avvocatessa ed assicurarli alla giustizia. Il ministro in una nota ha definito l’uccisione come un atto atroce, offrendo le sue condoglianze alla famiglia della vittima e ai suoi colleghi. Bushnaf ha assegnato il caso alla Direzione della Sicurezza di Bengasi, all’Amministrazione generale delle indagini criminali, all’Agenzia per la prevenzione del crimine e all’Agenzia investigativa criminale

L’omicidio di Hanan Al-Barasi giunge nel secondo giorno del dialogo facilitato dalle Nazioni Unite in Libia ed ospitato dalla Repubblica tunisina. Quattordici mesi fa, un altro caso ancora irrisolto avente protagonista una donna si è verificato in Cirenaica. Il membro del Parlamento, Seham Sergewa, veniva prelevata da un gruppo di uomini armati dalla sua abitazione, lasciando il marito ferito. La donna non ha più fatto ritorno a casa e il suo destino resta ad oggi sconosciuto.

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