L’esercito libico promette vendetta per l’abbattimento di un aereo a Tarhouna

In una conferenza stampa, domenica sera a Bengasi, il portavoce del comando generale dell’esercito nazionale libico (LNA), il maggior generale Ahmed Al-Mesmari, ha confermato che tutte le aree militari e i comandanti delle sale operative stanno implementando gli ordini riguardanti l’epidemia del Coronavirus e le decisioni del comando generale per combattere la pandemia. L’LNA è impegnato nell’installazione di ospedali da campo ad est, ovest e sud per coprire tutte le regioni e affrontare questa emergenza.

Per quanto riguarda le operazioni militari, Al-Mismari ha affermato che le unità militari impegnate a Wadi Al-Rabi’a hanno condotto un’offensiva contro i gruppi armati di Tripoli e Misurata, uccidendo 41 membri, dopo aver respinto un loro tentativo di avanzare nell’area. Al-Mismari ha anche promesso una dura vendetta per l’abbattimento di un aereo dell’aviazione orientale che trasportava attrezzature mediche a Tarhouna, sottolineando che si tratta di un altro crimine che si aggiunge alla lunga lista delle milizie.

Negli ultimi giorni l’LNA è avanzato in diverse aree nella regione occidentale, sebbene il suo ingresso a Tripoli è stato ostacolato dall’intervento turco. Malgrado gli appelli internazionali e l’annuncio dell’operazione congiunta Irini, da parte dell’Unione Europea, sono almeno 5 le fregate turche di fronte alle coste libiche, impegnate in attività di supporto militare al Governo di Accordo Nazionale (GNA).

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