Il Parlamento sospende la sua partecipazione al dialogo di Ginevra

Il vice presidente della Camera dei Rappresentanti, Ahmed Houmah, ha annunciato la decisione del Parlamento libico di sospendere la propria partecipazione alla pista politica di dialogo a Ginevra, che dovrebbe iniziare mercoledì.

La scelta è giunta in seguito alle perplessità espresse dalla Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) circa la scelta dei parlamentari che dovrebbero prendere parte agli incontri presso il quartier generale delle Nazioni Unite.

Secondo le prime indiscrezioni, le incomprensioni sono sorte dopo la decisione di UNSMIL di accreditare i cinque deputati scelti dalla Camera dei Rappresentanti che da Aprile 2019 si riunisce a Tripoli, il che significa che per il Parlamento libico con base a Bengasi rimarrebbe soltanto la scelta di 8 membri sui 13 richiesti dalla Missione.

Precedentemente UNSMIL aveva anche espresso raccomandazioni sulla scelta dei rappresentanti, suggerendo un’ampia partecipazione femminile. La Camera ha nominato solo due donne a prendere parte ai lavori.

Le Nazioni Unite hanno indicato che 40 personalità parteciperanno al processo politico, 13 nominate dalla Camera dei Rappresentanti, 13 nominate dall’Alto Consiglio di Stato e 14 personalità scelte da UNSMIL.

Anche l’Alto Consiglio di Stato aveva scelto di ritirarsi dal dialogo politico nei giorni scorsi. Il presidente ed esponente della Fratellanza Musulmana, Khaled al-Meshri, ha discusso della partecipazione a Ginevra dei membri del Consiglio, domenica con l’Ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Buccino e lunedì con l’inviato turco a Tripoli.

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