Festa dell’Indipendenza, Serraj parla alla Libia di democrazia e riconciliazione

Di Ali Ahmed.

In occasione del 68mo anniversario dell’Indipendenza della Libia, il premier Fayez al-Serraj, parlando alla Nazione ha invitato tutti i libici ad ispirarsi alla saggezza dei fondatori della patria per costruire uno Stato civile e democratico attraverso una riconciliazione nazionale completa ed equa, indipendentemente dalle loro direzioni. Serraj ha sottolineato che questo è l’unico modo per scongiurare i pericoli delle interferenze esterne.

“I cospiratori della Libia furono sorpresi dalla rivoluzione del 17 febbraio, che completò ciò che il re fondatore Mohamed Idris Al-Senussi iniziò dichiarando l’indipendenza della Libia nel 1951”. Ha aggiunto al-Serraj, spiegando che i cospiratori hanno trovato la risposta dei libici determinati a porre fine “a sogni autoritari e assurde aspirazioni”.

Il premier ha sottolineato che l’anniversario dell’Indipendenza, quest’anno coincide con “l’esercito nazionale (gruppi armati di Tripoli e Misurata ndr) e i rivoluzionari (milizie ed estremisti ndr) che combattono una guerra senza pari per difendere la capitale, di fronte a un’invasione armata guidata dalle immaginazioni della dittatura malata, e supportati dall’intervento di programmi stranieri, il cui obiettivo non è quello di liberare la capitale come affermano, ma piuttosto di uccidere la libertà e respingere la costruzione di uno Stato civile”. Serraj ha dichiarato che questo non avverrà e sarà il popolo a detenere il potere scegliendo direttamente i propri rappresentanti.

Il discorso di al-Serraj è coinciso con i bombardamenti da parte dell’Esercito Nazionale libico sotto il comando del feldmaresciallo Khalifa Haftar sulle posizioni delle milizie nel progetto di Habda, lungo la strada dell’aeroporto Tariq al-Matar, e nell’area di al-Tughar ad ovest del Tripoli International Airport.

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