Sabha. Furto e devastazione rischiano di fermare l’informazione di “Fasanea”

Di Vanessa Tomassini.

Sembra che si tratti dell’ennesimo tentativo di tappare la bocca ai giornalisti in Libia. Non ci sono molte spiegazioni per l’atto di vandalismo che ha preso di mira gli uffici del quotidiano Fasanea Libya a Sabha, capoluogo della Libia meridionale che ha di recente benvenuto l’arrivo del Libyan National Army, guidato dal maresciallo Khalifa Haftar. Come ci racconta il direttore del giornale Salima Ben Nazha, all’alba di venerdì mattina, qualcuno ha fatto irruzione negli uffici del giornale, distruggendo e portando via quasi tutto, compresi computer e stampanti, per un danno di circa 20 mila dinari, una cifra importante per i giovani giornalisti della Libia meridionale.

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Questo è l’ultimo numero fresco di stampa, datato il 18 marzo 2019, che viene letto anche a Tripoli e Bengasi. Rischia di essere l’ultimo dopo l’atto di sabotaggio che ha preso di mira per l’ennesima volta l’informazione in Libia. Domenica una quindicina di giornalisti hanno espresso solidarietà per i loro colleghi, chiedendo che vengano individuati i responsabili. Tutti noi speriamo di vedere stampato il prossimo numero di Fasanea Libya regolarmente e che i giornalisti possano svolgere il loro servizio, così importante, senza intimidazioni o minacce.

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