Municipalità del sud e NOC condannano chiusura di el-Sharara, ma cresce il supporto per la ‘Rabbia del Fezzan’

In un comunicato diffuso oggi dalla compagnia petrolifera nazionale si apprende che il presidente della National Oil Corporation (NOC), Mustafa Sanalla e Ali Sidi, vice presidente dell’Alleanza delle municipalità meridionali, si sono incontrati il ​​10 dicembre 2018 nella sede del NOC a Tripoli per discutere dell’attuale crisi nel sud della Libia, delle carenze nella fornitura di sicurezza, nonchè della fornitura di programmi di sostegno da parte di NOC. Sidi ha sottolineato la condanna universale da parte di tutti i partiti meridionali della chiusura del campo di el-Sharara, le minacce e le intimidazioni dei dipendenti da parte delle milizie armate. Ha inoltre espresso il rifiuto da parte della popolazione del sud di questi atti di estorsione, qualunque sia la loro motivazione, che serve solo a ostacolare la produzione, il lavoro della società ed il suo contributo cruciale per l’economia nazionale e regionale. Le discussioni si sono ulteriormente incentrate sui problemi regionali nelle attuali divisioni politiche nazionali, oltre al completo fallimento dei servizi di sicurezza per proteggere le strutture e i siti petroliferi strategici di NOC – la principale fonte di reddito per i libici – e la regione nel suo complesso. Il presidente della NOC Sanalla ha commentato: “Rifiutiamo categoricamente gli atti oltraggiosi di questo gruppo. Non si preoccupano della gente del sud, ma hanno chiuso il giacimento petrolifero e minacciato i dipendenti esclusivamente per guadagno personale. Possiamo solo ripristinare la stabilità della nostra economia nazionale stabilendo la sicurezza e scoraggiando e ritenendo responsabile chiunque tenti di minare e danneggiare il sostentamento di tutti i cittadini libici”, aggiungendo che “la NOC sta con la gente nel sud. In coordinamento con i nostri partner e attraverso il nostro lavoro di sviluppo sostenibile, NOC ha implementato programmi significativi per supportare tutte le regioni e le comunità adiacenti ai siti petroliferi”. All’incontro ha partecipato anche l’ing. Abulgasem Shengheer, membro del consiglio di NOC; Khaled Bukhatwa, direttore generale del dipartimento generale per la sicurezza, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Intanto continua a ricevere sempre maggior simpatie il gruppo giovanile la Rabbia del Fezzan, responsabile della chiusura del giacimento di El-Sharara il quale sta organizzando un nuovo sit-in per la giornata di venerdì per cui, secondo gli organizzatori, è prevista una massiccia partecipazione che risponderà alla campagna di disinformazione messa in scena da NOC ed alcune istituzioni.

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