Daesh rivendica l’attentato alla stazione di polizia di Tazerbo

Domenica Daesh ha rivendicato attraverso la sua agenzia di stampa “Amaq” la responsabilità dell’attentato terroristico alla stazione di polizia di Tazerbo nel deserto della regione sud-orientale della Libia. Nel comunicato, il sedicante stato islamico ha confermato la cattura di alcuni agenti di polizia e di almeno due uomini dell’esercito libico orientale, Libyan National Army (LNA), che ha negato invece la propaganda del califfato che sosteneva di aver ucciso 29 elementi dell’esercito.

Daesh ha anche avvertito che gli attacchi proseguiranno fino a quando l’LNA non rilascerà alcuni dei suoi uomini. Secondo l’ufficio informazioni, l’esercito avrebbe iniziato una serie di operazioni di perlustrazione per individuare i terroristi e sostiene che almeno 18 jihadisti sarebbero stati uccisi negli scontri. Anche queste informazioni non sono verificabili vista l’estensione del deserto libico e non trovano conferma da parte della comunità locale che ha chiesto alla Camera dei Rappresentanti di aprire un’inchiesta seria su quanto accaduto.

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