Le vittorie e i sogni degli atleti paralimpici in Libia. Parola al presidente del comitato paralimpico Khaled Ragebi
Di Vanessa Tomassini.
“L’idea di stabilire gli sport paralimpici in Libia segue la scena internazionale, oltre il desiderio dei paratletici libici di impegnarsi nelle Paralimpiadi. Pertanto, il governo libico ha istituito il Comitato Paralimpico per incoraggiare le persone con tutte le categorie di disabilità ad esercitare lo sport che amano”. A dirci questo è Khaled Ragebi, presidente del Comitato Paralimpiadi Libia. Lo sport paralimpico è oggi più forte e seguito che mai e anche nel paese nordafricano riscuote sempre più attenzione, uno spettacolo vero e proprio che diverte e coinvolge migliaia di persone.
-Signor Ragebi quali sono i numeri degli sport paralimpici in Libia?
“La Libia è uno dei paesi più attivi nel Nord Africa nelle Paralimpiadi, in quanto abbiamo diversi sport per tutte le disabilità. Ad esempio, il numero degli atleti che partecipano agli sport sotto la supervisione del Comitato Paralimpico libico che ha raggiunto i 15 mila iscritti tra atleti, allenatori, volontari, genitori e medici professionisti. Abbiamo raggiunto ben 80 squadre che competono in 13 specialità di giochi. Inoltre, il comitato Paralimpiadi Libia conta 12 filiali distribuite nelle varie città della Libia”.
-Quali sono le discipline dove gli atleti paralimpici libici ottengono maggior successo?
“Attualmente gli sport di maggior successo sono i giochi individuali, ma in passato abbiamo avuto ottimi risultati sia nelle discipline individuali che in quelle di gruppo. Ad esempio, abbiamo vinto tornei a livello di Nord Africa nella pallacanestro per sedie a rotelle, nella pallavolo e nel calcio per disabilità intellettive. Siamo orgogliosi anche dei campioni del mondo nel Powerlifting Para nel peso superiore a 100 kg e anche negli sport di nuoto e atletica leggera”.
-Cosa rappresenta lo sport per un disabile in Libia? Quali sono le maggiori difficoltà?
“Lo sport per disabili è un elemento importante per dimostrare ed evidenziare le nostre capacità ed abilità innate. Le difficoltà incontrate dagli atleti paralimpici in Libia sono le stesse sperimentate dai libici in generale e, a Dio piacendo, speriamo che questo momento passi in Libia in generale, e per le persone disabili in particolare. Ora ci stiamo preparando a partecipare ai campionati internazionali, incluso il Campionato Internazionale Fazza a Dubai”.
-Progetti per il futuro?
“Il mio obiettivo è quello di costruire stadi, palestre e sale da ginnastica di alto livello, nonchè impianti sportivi per tutti gli sport paralimpici. Vorremo fornire le attrezzature idonee affinchè tutti gli atleti libici disabili possano praticare sport”.