Portavoce di Serraj: “Presidente avverte di pesanti perdite per l’economia nazionale”

Durante la conferenza stampa, tenutasi martedì alle 13,00 a Tripoli,  il portavoce del Presidente del Consiglio del Governo di Accordo Nazionale, Mohamed al-Sallak, ha sottolineato la necessità che tutti i porti e gli impianti petroliferi siano controllati esclusivamente dalla National Oil Corporation (NOC), riconosciuta a livello internazionale, con sede a Tripoli, sotto la supervisione del governo di Tripoli, rispettando le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite 2295/2362.

“L’interruzione delle esportazioni di petrolio – avverte il presidente del Consiglio presidenziale attraverso il suo portavoce – sta avendo ripercussioni negative, con pesanti perdite per l’economia nazionale che colpiscono tutti gli aspetti della vita nel paese”. Mohamed al-Salak ha poi aggiunto che, secondo il presidente al-Serraj, la disputa per gli impianti petroliferi “nuoce anche alla via del consenso raggiunto nella dichiarazione di Parigi lo scorso maggio, sottolineando la necessità di mettere da parte la discordia politica e le divergenze”.

Sallak ha poi affrontato il file dell’elettricità, spiegando che “un contratto è stato firmato lo scorso dicembre per il progetto della stazione di West-Tripoli, per una stazione ad est della capitale, e per lo sviluppo della stazione di Misurata”, rilevando che questi tre progetti hanno “una capacità di 2000 megawatt, che risolverebbe il problema del deficit, che supera i 1500 megawatt e causa il sovraccarico”. Il portavoce ha aggiunto che questi progetti sarebbero dovuti essere finanziati attraverso il Fondo per gli Investimenti interni, ma ciò ha incontrato le obiezioni da parte dell’Ufficio Audit per ragioni legali”. Stando a quanto riferito dal suo portavoce, il presidente del Consiglio avrebbe invitato i funzionari dell’ufficio Audit, un’equivalente della Corte dei Conti italiana, a sedersi ad un tavolo affinchè vengano portati avanti questi progetti indispensabili per risolvere i problemi dell’elettricità che assillano la popolazione soprattutto durante l’estate con l’aumento dei consumi.

Il portavoce ha poi affrontato diverse questioni che affliggono il popolo libico, come la crisi dei prodotti da forno, la mancanza di iniezioni di insulina ed ha invece espresso “entusiasmo per la sicurezza del membro del Consiglio presidenziale Fathi al-Majbari”, che avrebbe subito un tentativo di rapimento la scorsa settimana, ricordando che il presidente e il Governo della riconciliazione nazionale necessitano di svolgere il proprio lavoro senza impedimenti. In conclusione, Sallak ha ricordato ai giornalisti in sala la missione del presidente Serraj in Mauritania per il 31mo summit dell’Unione Africana.

 

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