Emergenza Tawergha. Ne parliamo col sindaco Abd Elmawla Athoma Almahdi

Di Vanessa Tomassini. Parlando col Ministro per i Rifugiati nei giorni scorsi ci è sembrato di capire che non siano stati fatti molti progressi verso il ritorno del popolo Tawergha nella loro città. Il ministro ha preferito non scendere nei dettagli sul ruolo che le milizie di Misurata hanno avuto in questa triste vicenda, per questo abbiamo raggiunto il sindaco di Tawergha, Abd Elmawla Athoman Almahdi che ci aiuta a comprendere quanto sta accadendo, partendo dalle origini del conflitto nel 2011.

Mayor with Mr Gaballah Shibani (HoR)

Nella rivoluzione del 2011, le vecchie forze governative stabilirono una base a Tawergha per respingere le forze di Misurata”. Ci racconta il sindaco Almahdi, precisando: “Senza il consenso del popolo Tawergha, alcuni di noi si unirono anche a loro, quindi Misurata ha accusato i giovani di Tawergha di crimini, di violenze commessi contro le loro famiglie. Tuttavia va detto che questa accusa non fu mai verificata o sostenuta da nessuna delle organizzazioni internazionali che hanno visitato Misurata in seguito; anche i tribunali di Misurata in cui più di duemila Tawerghani sono stati giudicati non hanno mai detenuto nessuno di loro per questi crimini”.

Al giorno d’oggi, non vogliono parlare dei crimini di violenza e si nascondono per la vergogna quando ne parlano, perché l’accusa ha servito a lungo il suo scopo, che è la diffamazione e lo scandalo dei Tawergha, guadagnando la simpatia di tutta la Libia in quel momento, tenendo presente che la loro affermazione sul motivo della migrazione del popolo Tawergha era in primo luogo il crimine di stupro. Gran parte della città è scappata, saccheggiata e distrutta, le persone sono state uccise, torturate a morte nelle carceri…perseguite in tutta la Libia, attaccate nei campi di dislocamento: l’incidente più recente è stato l’attacco al campo di Janzour con l’uccisione di sette figli di Tawergha. E a causa dell’assenza dell’autorità, l’aggressore non è mai stato consegnato alla giustizia.

E’ un fiume in piena l’ingegner Abd Elmawla Athoman Almahdi che con dolore ricorda il passato: “Un altro crimine è stato la prevenzione dei bambini Tawergha dal continuare la loro istruzione mantenendo i loro documenti del livello di istruzione lontani da loro, tenendo anche lontani i documenti finanziari e i depositi dei Tawergha che lavorano a Misurata. Ci sono circa cinquecento Tawerghani che non hanno ricevuto i loro pagamenti dal 2011. Uno dei figli di Tawergha è stato condannato a morte, altri sono stati violentati in carcere… soprattutto i membri del passato regime.
La gente di Tawergha ha subito un enorme danno psicologico dalle false accuse perpetrate dalla macchina della propaganda di Misurata mentre venivano maltrattate in tutta la Libia per le azioni di cui erano accusati, ma grazie a Dio non è il caso del giorno d’oggi: il trattamento è migliorato dopo che la gente ha saputo la verità e si è pentita di quello che ci hanno fatto”.

Children of Tawergha at the Arab League headquarters

La comunità internazionale è stata colei che ha portato le forze della NATO in Libia e ne ha provocato la distruzione. Quindi è l’unico responsabile per risolvere la situazione in Libia e quella di Tawergha, sappiamo molto bene che possono! Basterebbe una chiamata al consiglio militare di Misurata!

– Cosa chiedete oggi?

La nostra richiesta è il ritorno incondizionato alle nostre case”.

– Quali sono i progressi compiuti nel processo di riconciliazione?

“Nessun progresso è stato fatto nel processo di riconciliazione perché è stato costruito su di una base sbagliata”.

– Com’è possibile che le milizie di Misurata non vi abbiano permesso di tornare nella vostra città? Sono così forti?

I gruppi armati delle milizie appartengono, o seguono ordini di persone contrarie al nostro ritorno e sono fuorilegge. Non seguono il governo di Al-Sarraj che ha affermato di garantire, nella sua dichiarazione pubblica, il ritorno dei Tawerghani nelle loro case, ma invece ci hanno impedito di farlo, hanno anche sparato dei proiettili contro di noi ed il presidente Al-Sarraj non ha nemmeno battuto ciglio!

 

– Quello che vorrei capire è quando tornerete nella vostra città, la troverete distrutta o il governo sta già lavorando alla sua ristrutturazione?

“Sì, la città è distrutta, collassata! Ma il governo provvisorio proveniente dal parlamento ha promesso di ricostruirla e rinnovarla, di creare un programma di rinnovamento di Tawergha con l’assegnazione di un capitale primario per sostenerlo”.

– Ci sono voci che affermano che alcuni di voi non vogliono tornare. E’ così?

“Falso, tutti vogliono andare a casa”.

– C’è carenza di aiuti umanitari?

Sì, c’è una grande carenza di aiuti umanitari a causa del suo incanalamento attraverso sistemi non ufficiali che lo rendono soggetto a perdite, perché non è sotto la nostra supervisione diretta e non risponde alla nostra richiesta“.

– Vorrebbe aggiungere qualcosa?

“Ciò che vorrei aggiungere è che si dovrebbe lavorare per aumentare la pressione sulle persone contrarie al nostro ritorno – che sono chiaramente note a noi – e che le persecuzioni internazionali dovrebbero essere attivate contro di loro…”.

 

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