Raid aereo su siti di contrabbando Oil & Gas al confine con la Tunisia

Il Comitato per la Sicurezza dei Combustibili e del Gas della compagnia di Stato, National Oil Corporation (NOC) e Brega, ha annunciato che alcuni siti di contrabbando di carburante, situati lungo il confine con la Tunisia,  sono stati colpiti da un raid dell’aviazione libica.  Il comitato ha aggiunto che anche 105 stazioni di servizio della zona occidentale e meridionale della Libia sono state chiuse e non riceveranno più  rifornimenti di carburante fino a nuova comunicazione, mentre i gestori sono stati segnalati al Procuratore generale libico. Le operazioni sono giunte in seguito alle ispezioni di Noc e Brega, iniziate il 23 aprile scorso, che continuano  tutt’oggi a monitotare le forniture di carburante sul mercato nero. Secondo un comunicato del gigante petrolifero, altre stazioni di servizio sono state inserite negli elenchi di controllo per un attento monitoraggio delle loro operazioni. In passato, l’Air Force sotto l’egida del Consiglio Presidenziale rappresentato da Fayez al-Serraj, aveva dichiarato il supporto all’iniziativa della NOC per porre fine al fenomeno del contrabbando di carburante, avvertendo i contrabbandieri di tenersi lontani dai siti al confine con la Tunisia. Secondo il colosso libico, il contrabbando di olio e gas comporta una perdita per l’economia del paese di oltre 750 milioni di dollari l’anno.

 

 

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